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mercoledì 23 novembre 2011

RITI DELLA MESSAPIA

CI PRENDERANNO PER MATTI...
COME GIUSTAMENTE L'AMICO DIAVOLETTO DICE!


TRASCURARE L'IMPORTANZA DELL'ASPETTO PAESAGGISTICO DI CEGLIE MESSAPICA COMPORTA IL VOLER IGNORARE LA STORIA LOCALE, CI SI ACCORGE DI UN "SITO" PARTICOLARE ANCHE CON L'ASSENZA DI CARTELLI E SEGNALAZIONI SU RIVISTE E PUBBLICAZIONI ARCHEOLOGICHE , MA L'AMORE PER QUESTA TERRA FA NOTARE A NOI COSE CHE AI COMUNI MORTALI DISINTERESSATI DI STORIA LOCALE NON RIESCONO A NOTARE , PROFESSORI E NON!
IL TUTTO E' SCATURITO DALL'INTERESSE CHE SI NUTRE VERSO QUALCOSA...NOI QUESTO IMPEGNO STORICO L'ABBIAMO PRESO PER DARE VITA AD UNA CEGLIE DIMENTICATA...



VOGLIAMO LIMPOSSIBILE !

ovvero, sensibilizzare addirittura le pubbliche istituzioni sulle tematiche legate al territorio ed alla storia.
Ci prova anche Carlo Leo con la sua Kailnon
CAP.I – I PRODROMI DELLA RINASCITA
Il conflitto fra Tarantini e Thurini per il predominio territoriale della Siritide era seguito con preoccupazione anche dalle popolazioni indigene circostanti.Le stirpi enotrie , i Kaoni e le genti japigie temevano che se Taras avesse prevalso nell’agone bellico avrebbe potuto perseverare nella sua sfrenata foga di conquista invadendo aree non ancora dell tutto sottomesse. I Messapi erano quindi consapevoli che, prima che la guerra si concludesse , bisognava prodigarsi per scongiurare un tale epilogo. Continua a leggere.
Ehi Carlo!
Lo so, ci prenderanno per il c… però posso assicurarti che questo luogo a due chilometri da Ceglie Messapica nasconde tesori archeologici incredibili. Una dozzina di fo (....... CONTINUA A LEGGERE)



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COME ASSAGGIO DELL'OPERA DEL PROF. SAMMARCO 
"ARTHAS IL GRANDE"


CAP.II - LE BISBEE (GRANDI FESTE DEL VINO)
E IL SEME DELLA RIVOLTA


La potatura delle viti e la raccolta dei sermenti costituiva l'occasione per una gioiosa festa del vino che raccoglieva una moltitudine di partecipanti, pronti a godere dell'ebbrezza che tale bevanda riusciva a procurare . La grande sagra durava tre giorni.
Le bisbee erano note per le coinvolgenti manifestazioni che si svolgevano non solo nei luoghi adibiti ai festeggiamenti ma anche nelle contrade di campagna delle città messapiche. Canti e balli tradizionali facevano da goliardica cornice a quella stimolante atmosfera che trascinava tutti in un vortice di accanito divertimento. Suoni di corno, librati nell'aria con sostenuta intesità, echeggiavano lontano annunciando a tutti che la Messapia era in festa. Durante le Bisbaia quasi tutte le effusioni e le libertà erano permesse, tranne il recare nocumento altrui. Qualcuno, in preda ad una disinibita pulsione esibizionista , poteva anche sfrenarsi in lascive esibizioni in pubblico e tentare gli altri a fare lo stesso.


Continua domani col terzo capitolo.......

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