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martedì 30 agosto 2011

DOVE STAI AFRODITE?

Sette anni fa nel bimestre luglio-agosto del 2004 Michele Ciracì pubblicava "Ceglie al Plurale" e ci ha raccontato come nel 1910 il dott. Giuseppe Lagamba Sac. Pietro Lagamba , Rocco Antelmy , Giuseppe Elia e Tommaso Santoro in un'escursione tra le grotte di Ceglie scoprirono per la prima volta le grotte di Montevicoli, ma lo spettacolo non è tutto qui, perchè il vero spettacolo nascosto per almeno 2000 anni era un tempio pagano dedicato alla dea Afrodite (inizialmente si pensava che fosse il tempio della dea Demetra) e la particolarità erani gli affreschi (vedi sopra schizzo del Dott. Lagamba) che raffiguravano la dea messapica e all'interno una statua alta quanto un fanciullo che raffigurava la dea e un capitello con un'epigrafe dedicata alla dea "Aprodta" da parte di una certa "Teodoridda" (il capitello ora fa mostra al museo du Brindisi ne abbiamo parlato nel post di ieri), per continuare altari in pietra affreschi con scene erotiche, lucerne......ecc.....
Quando la notizia varcò le porte di Ceglie , il sito diventò meta di studiosi , appassionati ......ma soprattutto sciacalli che pur di "svaligiare" quel patrimonio d'arte avrebbero dormito la notte nel bosco!

Di questo patrimonio ciò che rimane a Ceglie è: (ovviamente si fa per dire visto che le collezioni non fanno parte del patrimonio collettivo)
-il capitello del tempio (Museo di Brindisi)
-la testa della dea Afrodite (riprodotta in età romana) coll. Magno
-bozza dell'affresco che stava all'interno del tempio (coll. Lagamba)

MA I COLLEZIONISTI DI OGGETTI DI TALE VALORE NON DOVREBBERO SUBIRE DELLE SANZIONI PENALI PER DETENZIONE DI PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO?


BASTI PENSARE ALLE COLL. MAGNO , LAGAMBA , ECC..... 
MA VI SEMBRA GIUSTO?
DITE LA VOSTRA!

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