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lunedì 18 aprile 2016

Il Mese di Venere

A circa 1 Km dall'abitato di Kailìa (Ceglie Messapica), sul colle Montevicoli (presso le omonime grotte) in età messapica si venerava la dea Afrodite, ciò è testimoniato dalle numerose iscrizioni in lingua messapica rinvenute presso le grotte con l'epigrafe APRODTA cioè Afrodite, oggi conservate nel Museo Provinciale di Brindisi. 
Molte lucerne votive sono state rivenute presso le Grotte di Montevicoli confermando quindi la devozione alla dea della bellezza. 
In epoca messapica (proprio come Monte Papalucio ad Oria ed altre città messapiche), la devozione delle divinità femminili avveniva proprio all'interno delle grotte, rappresentata dalle concreazioni di stalattiti e stalagmiti che omaggiavano la naturale bellezza della divinità. 
Il luogo di culto ad Afrodite (per i greci) o Venere (per i romani), ha raggiunto un particolare splendore in età romana (presumibilmente intorno al II sec. a.C.), dove nella prima settimana del  mese di aprile si festeggiava appunto il "Mese di Venere", tutte le donne della messapia si recavano al tempio con offerte votive da sacrificare in onore della dea ed esaltare le origini della potenza di Roma.

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